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La piramide alimentare per bambini: cosa sapere

La piramide alimentare per bambini: cosa sapere

I bambini richiedono un’ampia varietà di nutrienti per mantenere uno stato di salute ottimale. La piramide alimentare pediatrica è stata elaborata per assistere i genitori nella selezione degli alimenti da proporre e nella quantificazione delle porzioni necessarie al loro fabbisogno nutrizionale.

Introduzione e cenni storici

L’origine della piramide alimentare si colloca negli anni ’70 in Svezia, in un contesto caratterizzato da manifestazioni di protesta dovute all’elevato costo del cibo e alla conseguente difficoltà ad assicurarsi un’alimentazione adeguata. In risposta a tale situazione, il governo svedese istituì una commissione incaricata di valutare la fattibilità di proporre pasti nutrizionalmente equilibrati a un costo accessibile.

Nel 1974 fu introdotta la prima versione della piramide alimentare, articolata in tre livelli: alla base si posizionavano gli alimenti fondamentali, considerati essenziali per il benessere individuale, quali cereali, prodotti lattiero-caseari, legumi, pasta e patate; la parte centrale e superiore della piramide era dedicata agli alimenti complementari, fonti di vitamine e minerali non presenti negli alimenti di base. Frutta e verdura occupavano la sezione centrale, mentre carne, pesce e uova erano collocati al vertice.

I principi del modello piramidale alimentare, quale rappresentazione visiva delle raccomandazioni dietetiche fornite dalle autorità sanitarie di diversi Paesi, trovarono successivamente applicazione in altre nazioni, tra cui Giappone, Danimarca e Sri Lanka. Gli Stati Uniti, invece, adottarono la piramide alimentare nel 1992.

La piramide alimentare per i bambini

Il modello piramidale, quale forma semplice e intuitiva di rappresentazione visuale dell’importanza e delle proporzioni e quantità di cibo da assumere quotidianamente per mantenersi in salute negli adulti è stato adottato anche per esprimere le diverse esigenze della nutrizione dei bambini; ad esempio, nel 2020, il Dipartimento della Salute irlandese ha rilasciato una piramide alimentare pediatrica rivolta ai bambini da 1 a 4 anni di età.

Precedentemente, nel 2015, la Società Italiana di Pediatria, aveva presentato al 71° Congresso Italiano di Pediatria, la Piramide alimentare” transculturale” per bambini, che coniugava i dettami della dieta mediterranea con le diverse tradizioni gastronomiche degli immigrati regolari, sempre più integrati nella popolazione italiana; non solo, nella piramide ideata dalla SIP venivano inserite – alla base- anche l’attività fisica, lo sport e un adeguato apporto di acqua, rendendo questo schema non solo un riferimento alimentare ma una vera e propria guida per acquisire sin dall’infanzia abitudini comportamentali corrette, uno stile di vita sano, multiculturale e inclusivo, per i bambini.

La struttura piramidale è stata adottata anche per fornire indicazioni a genitori di figli di età superiore ai 5 anni e per teenager.

Nel corso di questo articolo, saranno forniti consigli ai genitori per usare al meglio la piramide alimentare pediatrica, nonché il dettaglio dei vari livelli di cui è composta.

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I livelli della piramide pediatrica

Prendendo a modello la piramide pediatrica irlandese, di seguito sarà fornito il dettaglio di ciascun “piano” del modello, con i cibi che include, con la finalità di realizzare una routine alimentare che promuova la crescita sana del proprio bambino.

Alla base della piramide ci sono cereali, pane, patate, pasta e riso che apportano carboidrati e che formano la base dell’alimentazione quotidiana, seguiti da (al secondo livello) una varietà di verdure, ortaggi, insalate e frutta, meglio se di stagione. Al terzo livello, i prodotti lattiero-caseari, quali latte, yogurt e formaggi, contribuiscono con importanti nutrienti. Proteine di origine sia animale che vegetale, tra cui carne, pollame, pesce, uova, legumi e frutta secca, rappresentano una componente essenziale dell’alimentazione e vengono messi al quarto livello. Gli oli (come l’olio extravergine d’oliva) e i grassi vegetali, utilizzati come condimento e con moderazione, sono parte integrante di una dieta equilibrata. La punta della piramide, che include alimenti ad alto contenuto di grassi, zucchero, come i dolci, e sale dovrebbero essere consumati con parsimonia.

Nella rappresentazione grafica della piramide alimentare per bambini, l’ultimo livello, ovvero la punta, è “staccato”, evidenziando anche a livello visivo che determinati alimenti sono assolutamente opzionali e il cui consumo dovrebbe essere fatto con forte moderazione, massimo una volta la settimana, in quanto associati ad un maggior rischio di insorgenza di obesità.

Consigli per i genitori

L’adozione di abitudini alimentari salutari fin dalla tenera età si protrae per l’intero arco della vita. È pertanto auspicabile che i genitori diversifichino l’assunzione di alimenti sani ad ogni pasto, fungendo da modello per i propri figli, in particolar modo nell’età dello sviluppo.

Le dimensioni delle porzioni dovrebbero essere adeguate all’età del bambino: nell’età compresa tra 1 e 4 anni dovrebbe consumare tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due o tre spuntini salutari al giorno.

Il consumo di prodotti lattiero-caseari, come latte, yogurt e formaggio, è raccomandato nella misura di tre porzioni giornaliere, data la loro importanza nel contribuire al fabbisogno nutrizionale.

È consigliabile limitare il consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi, zuccheri o sale, riducendoli a porzioni minime e non più frequenti di una volta a settimana, come prevenzione dell’obesità infantile. Allo stesso modo, le bevande gassate e alcuni sciroppi possono compromettere la salute dentale dei bambini; pertanto, si suggerisce di offrire acqua o latte come alternative.

L’aderenza a una routine alimentare, che preveda una colazione sana ogni giorno e orari regolari per ogni pasto, per gli spuntini e gli snack, è raccomandata per promuovere un’alimentazione equilibrata.

Durante i mesi invernali, dall’ultimo di ottobre fino a metà marzo, è consigliabile integrare l’alimentazione dei bambini con 5 microgrammi di vitamina D quotidianamente, per compensare la minore esposizione solare.

 

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In sintesi

L’evoluzione della piramide alimentare riflette la crescente comprensione delle esigenze nutrizionali specifiche dei bambini, nonché l’importanza dell’educazione, sin dalla più tenera età, ad abitudini alimentari sane che possano perdurare nel corso della vita. La creazione di modelli piramidali dedicati, come quelli proposti in Irlanda e in Italia, sottolinea l’attenzione verso un’integrazione tra le raccomandazioni nutrizionali e le varie culture alimentari, oltre a enfatizzare l’importanza dell’attività fisica e dell’idratazione adeguata.

Le strategie per promuovere una corretta alimentazione (che include non solo l’entità della porzione di cibo somministrata ma anche la sua qualità) nei bambini includono la proposizione di alimenti vari ed equilibrati, il rispetto dei bisogni nutrizionali in base all’età, e la moderazione nell’assunzione di cibi ad alto contenuto energetico ma poveri dal punto di vista nutrizionale. Queste indicazioni non solo mirano a sostenere lo sviluppo fisico ottimale, ma anche a prevenire l’insorgenza di malattie correlate all’alimentazione, come l’obesità infantile.

La collaborazione tra genitori, educatori e operatori sanitari è fondamentale per garantire che i principi della piramide alimentare pediatrica vengano efficacemente comunicati e applicati nella routine quotidiana, contribuendo così a formare le basi per uno stile di vita salutare nelle future generazioni.

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